di Emilio Nessi
Il capriolo Luigi torna a casa. Dopo due mesi la prigionia è finita. Ha vinto il buon senso, hanno vinto tutti quelli che con centinaia e centinaia di messaggi e telefonate hanno chiesto, sollecitato, quasi implorato che il capriolo venisse restituito al Sig Ercole Bernoi, il pastore che oltre dieci anni fa l'aveva salvato, nutrito e allevato. La decisone finale l'ha presa nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 13 febbraio) il procuratore della Repubblica di Sondrio, Gianfranco Avella, dopo il lungo sopralluogo effettuato con i veterinari e gli agenti della forestale al centro recupero della Fauna selvatica di Ponte a Valtellina (SO): “L'animale entro 48 ore sarà riconsegnato, in custodia giudiziara, a colui che l'ha salvato oltre dieci anni fa. In questo breve lasso di tempo verrà realizzato uno speciale recinto nel quale Luigi potrà muoversi in assoluta libertà”.L'animale, al centro di Sondrio, era detenuto in un box di cemento armato di de metri per due. “L'attuale sistemazione dell'ungulato – ha dichiarato la forestale – rasenta sicuramente il maltrattamento degli animali”.
Entusiasta chi da mesi aspettava il suo ritorno a casa. “Sono felice – ha detto Ercole Bernoi – non vedo l'ora di riabbracciarlo. Mi è mancato tanto. Senza di lui non potevo vivere”.
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